Il cinema è stato un aspetto della cultura italiana particolarmente apprezzato dai filippini e ogni anno vengono organizzati diversi festival cinematografici per avvicinare le tradizioni del cinema italiano al pubblico filippino.
Nell'ottobre 2023 si è tenuta a Manila la seconda edizione del Festival del Cinema Italiano. L'iniziativa ha visto la collaborazione organizzativa del Direttore Artistico Antonio Terminini e, a livello locale, dell'Associazione Filippino-Italiana sotto gli auspici dell'Ambasciata d'Italia nelle Filippine, con il il sostegno del Film Development Council delle Filippine e con il Venice Grand Canal Mall.
L'evento mira a offrire al pubblico filippino uno sguardo sul cinema italiano contemporaneo, proiettando una selezione di sei film nell'arco di 4 giorni dal 21 al 24 ottobre, ciascuno attentamente curato per offrire un'esperienza cinematografica diversificata. Le proiezioni dei film erano aperte al pubblico e gratuite.
A seguito del comunicato stampa, il 21 ottobre si è tenuta l'inaugurazione del Festival del Cinema Italiano presso il Cineplex Venice Grand Canal Mall. L'inaugurazione ha visto la presenza dell'Ambasciatore italiano nelle Filippine, Marco Clemente, del direttore artistico del festival, Antonio Terminini, e del presidente del festival. Dallo staff del sindaco di Taguig Marin Lucenario.
Il debutto ha segnato l'inizio di un viaggio cinematografico che prometteva di attirare il pubblico e promuovere lo scambio culturale tra Italia e Filippine.
Una varietà di film accuratamente selezionata abbraccia generi e stili diversi, dal dinamico duo “Diabolik” prodotto da Manetti Bros, ispirato a una delle opere letterarie italiane più famose, a film pensati per intrattenere un pubblico internazionale con umorismo combinato con l'azione. E suspense.
Tra i film, ci sono più film d'autore e film a basso budget come “Settembre”, che ha vinto il David di Donatello per la migliore opera prima, e “Il colibì”, diretto da Francesca Archibugi. e basato su una storia. Un celebre romanzo che tocca alcuni temi della borghesia italiana.
Alla selezione si aggiungono “Leonora addio” di Paolo Taviani, che, come molte altre opere dei fratelli Taviani, è basata sui romanzi e sulla vita di Luigi Pirandello, e “Il ritorno di Casanova” ), l'ultimo film del regista Cazanova. Il premio Oscar Gabriel Salvatores.
Il festival ha presentato un ricco affresco di storie che non solo hanno intrattenuto, ma hanno anche stimolato la riflessione e la discussione. Ha portato una prospettiva unica al cinema italiano, dimostrando la profondità e la diversità della scena cinematografica del Paese.